2024.10.29 - Newsletter di novembre 2024

A volte, è sufficiente un cambiamento di prospettiva per vedere la luce.
(Dan Brow)



Ci capita, passeggiando, di sollevare gli occhi e di scoprire qualcosa di nuovo.
Ci accade anche con dipinti, sculture e palazzi. Eppure li avevamo guardati mille e mille volte.
Pensiamo sia una delle magie di Venezia: offrirci una novità, anche quando riteniamo di conoscere la città, di averla visitata e rigirata in lungo e in largo.

Per vedere cambiamenti di prospettiva, questo mese, vi proponiamo sguardi mobili sulle pale del Tiziano ai Frari, sui marmi di Santa Maria dei Miracoli, sugli angeli dei Gesuiti, sulle vite di Marco Polo e Foscolo, sulle esperienze di Ebrei e Armeni a Venezia, sulle feste e la cucina e molti altri punti di vista particolari.

Speriamo così di allenarci a scoprire sempre la luce, lì dove si posano i nostri occhi!
Silvia e Matteo

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2024.10.28 - Calendario 2025

Fortuna tutto l'anno



Il nostro calendario del 2025 avrà come tema i mascheroni.
Dopo le Annunciazioni (2022), i pozzi (2023) e i leoni marciani (2024), siamo stati a caccia dei più curiosi mascheroni in città.
Abbiamo fotografato gli iconici, i buffi e i curiosi, trovando poi davvero difficile scegliere quelli da fissare nei mesi dell’anno.
Scartati a malincuore gli inaccessibili, perché in luoghi privati, e tutto il filone di bocche delle denunce oppure elementi di capitelli, vere da pozzo, archi, sotoporteghi, come pure corredi di fontanelle, tombini e maniglie, ci siamo orientati sulle chiavi di volta dei portali.

La tradizione di porre agli ingressi dei volti spaventevoli è antica e diffusa in tutti i continenti, insieme all’uso di travestirsi e indossare maschere paurose, da cui i mascheroni, appunto, prendono il nome.
Dovevano allontanare i nemici, gli spiriti maligni e ogni influsso nocivo all’uomo.
E chi di noi, anche oggi, non ha bisogno ogni giorno dell’anno, di un po’ di fortuna?

Testi e foto sono nostre, mentre la stampa è a cura delle Grafiche Ellemme, una stamperia d'arte nota in città per i manufatti realizzati con artigiana esperienza e a sfondo veneziano.

Il calendario è da parete e aperto ha il formato di cm 30x21. È volutamente di tali dimensioni, a sottolineare la compagnia di un poco ingombrante strumento nel quotidiano.

Il costo del calendario è di 10,00 euro, comprensivo delle spese di spedizione.

Si può fare l’ordine cliccando qui ENTRO IL 15 NOVEMBRE 2024.

Dopo tale data invieremo con Poste italiane i calendari, che arriveranno entro la metà di dicembre, salvo eventi che non dipendono dalla nostra volontà.

Dentro il pacchetto si troveranno le istruzioni per il pagamento.

Speriamo che questo compagno possa scortarvi per tutto il 2025, con molta veneziana fortuna!

Un caro saluto,
Silvia e Matteo

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2024.09.26 - Newsletter di ottobre 2024

L'unica cosa per cui si può avvertire nostalgia sono i paradisi perduti.
Gli angeli nascosti.
Ciò che di meraviglioso, magari fugacemente, abbiamo incontrato.
Se c'è una cosa bella dell'età che avanza è in questo miracolo: saper riconoscere la bellezza.
Quando mi passa davanti, adesso, la colgo.
(Franco Battiato)



Alzi la mano chi non ha qualche nostalgia: di un luogo, di una persona amata, della luce estiva, di una pietanza della nonna, della spensieratezza dell'infanzia, dell'audacia della giovinezza, di un ricordo lieve, di uno sguardo che ci trafisse, di un sorriso che ci incoronò...
Sono i nostri paradisi perduti - sebbene nulla si perda di quanto ci attraversa.

Vogliamo nel mese di ottobre rendere omaggio a Venezia, per la possibilità di ritrovare paradisi perduti.

In ogni angolo della città tutti noi abbiamo seminato baci, abbracci, stupori, incantamenti, trepidazioni, emozioni e sogni.
In ogni pietra e in ogni onda si manifesta una bellezza eterna: perché non coglierla?

Vi aspettiamo, nostalgici!
Silvia e Matteo

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2024.08.26 - Newsletter di settembre 2024

Dobbiamo abituarci all'idea: ai più importanti bivi della vita non c'è segnaletica.
(Ernest Hemingway)



Neanche a Venezia sembra esserci una segnaletica capace di non farci perdere.
Quante volte capita di ritornare nella stessa calle, nell'identico campo lasciato poco prima, davanti all'uguale rio a cui avevamo voltato le spalle?
La città si dipana come un labirinto, misteriosamente si accartoccia e ci fa comparire al punto di partenza o in un altrove mai considerato.
Pensiamo sia una delle caratteristiche più belle di Venezia, perdersi-girare in tondo-non raccapezzarsi: ci libera dalle solite strade note, ci permette il piacere dell'imprevisto, ci procura l'ebbrezza dello smarrimento.
Vorremmo questo mese portarvi dentro a storie senza segnaletica, entrare nella vita di antichi Veneziani, vedere dove portano gli angoli più nascosti, aprirci alla bellezza di scoperte artistiche, architettoniche, urbanistiche e storiche impensabili, perché tutte concentrate in un granello di città!
Ci auguriamo di rivedervi presto tutti e di giungere ai bivi importanti della vita con il solo bagaglio della fiducia!
Silvia e Matteo

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2024.07.28 - Newsletter di agosto 2024

Cicale, sorelle, nel sole
con voi mi nascondo
nel folto dei pioppi
e aspetto le stelle.
(Salvatore Quasimodo)


A chi segue la newsletter da sempre e a chi la riceve da un mese appena, a chi non si perde un giro nuovo e a chi presto verrà, a chi è accaldato e a chi è ristorato, a chi ha i piedi in ammollo e a chi ce li ha sotto la scrivania, a chi attende le vacanze e a chi è già rientrato, a chi gode di un cielo stellato sopra la testa e a chi la tiene spesso fra le nuvole, a tutti auguriamo il piacere di lunghi e distesi giorni estivi!

Le nostre attività saranno sospese ad agosto.
Silvia e Matteo

2024.06.26 - Newsletter di luglio 2024

Gli errori sono necessari, utili come il pane, e spesso anche belli, per esempio la torre di Pisa.
(Gianni Rodari)


Se c'è una città che particolarmente possiede errori, questa è Venezia! L'unica Piazza è trapezoidale, nonostante sembri rettangolare; tutti i campanili pendono (ricordate quelli di Santo Stefano e di San Giorgio dei Greci?); gli angoli acuti di palazzi e abitazioni non si contano - sembrano fette di torte; sono obliqui numerosi ponti, da cui il nome di "ponte storto" nei nizioleti; si calpestano pavimentazioni in pendenza e si sfiorano muri sghembi.
Potremmo trovare qualcosa di dritto e regolare in città? Difficile...

Per questo a luglio vi porteremo a cogliere la bellezza dell'errore e dell'imperfezione nelle corti nascoste e nelle passeggiate notturne per sestieri, nelle architetture liberty del Lido e nelle chiese veneziane, nei viaggi dei Polo e nelle partiture di Vivaldi, nell'esuberanza di Goldoni e nell'irrequietezza di Foscolo, nelle curve del Canal Grande e tra i banchetti di Rialto.

Saranno occasioni per vagare, cioè allontanarsi dalle rette vie e assaporare il piacere di conoscenze nuove, magari sotto cieli stellati e calli che piegano.

Vi aspettiamo a sbagliar strade!
Silvia e Matteo

  P.S.  Nei fine settimana fino alla festa del Redentore 2024, il Comune di Venezia sperimenterà delle nuove norme per l'accesso alla città. Per ogni informazione consultate il sito del Comune (https://cda.ve.it/it/) e seguitene le semplici istruzioni.

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2024.05.28 - Newsletter di giugno 2024

Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità.
(Eraclito)


Speriamo che Eraclito non ne abbia a male se lo parafrasiamo, affermando che chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà Venezia. È necessario aggirarsi tra le calli e negli angoli bui delle chiese, lungo le rive e nelle sale capitolari delle Scuole Grandi, in corti misteriose e nelle isole circostanti, nei luoghi della difesa e nei quartieri delle attività, per vigne e per giardini, nel silenzio dei conventi e davanti a rutilanti palazzi, dentro a storie romantiche e sogni infranti, in vista di progetti realizzati e opere inconcluse, sull'acqua cangiante e mutevole, che trasforma la città ogni mattino e ogni sera, per tentare di afferrarla... almeno un po'.

Venezia ha stratificazioni non solo fisiche, dovute a pali, tavolati di larice, pietra d'Istria e mattoni, ma possiede intrecci culturali, economici, urbanistici e artistici, che la rendono sempre interessante.
Sprizza nuove cose da ogni porta, da ogni fessura, da ogni gradino e si potrebbe visitare mille e mille volte, scoprendone ancora aspetti affascinanti.

Vi proponiamo, perciò, a giugno delle passeggiate di scoperta per acqua, per terra e per isole.
Percorreremo i sestieri in notturna, i misteri e le leggende al calare della luce, ma di giorno vedremo le isole della Giudecca, di San Giorgio, del Lido e di Murano.
Visiteremo famose chiese (i Frari, i Miracoli, Santi Giovanni e Paolo, San Giorgio Maggiore) e altre meno conosciute (San Giacomo dell'Orio, San Sebastiano, i Carmini, la Bragora), eppure dense di arte, storia e curiosità.
Ci aggireremo per teleri di Scuole Grandi, al Ghetto ebraico, per calli armene, nel Castelletto d'amore, nell'iconografia dei santi, senza mai stancarci di cogliere nuovi significati.

Un caro saluto e un invito a scoprire, allora!
Silvia e Matteo

  P.S.  Nei fine settimana fino alla festa del Redentore 2024, il Comune di Venezia sperimenterà delle nuove norme per l'accesso alla città. Per ogni informazione consultate il sito del Comune (https://cda.ve.it/it/) e seguitene le semplici istruzioni.

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2024.04.26 - Newsletter di maggio 2024

Venezia: un luogo più simile a un mondo intero che a una città.
(Aldo Manuzio)


Un mondo dentro una piccola città, una città-mondo, ecco l'essenza di Venezia e il suo tratto distintivo.
Fondata per ragioni di contingenza da sparute comunità provenienti da luoghi diversi; cresciuta e accresciutasi grazie a scambi commerciali; fisicamente aperta e senza mura difensive; geograficamente perno tra nord e sud, est e ovest del mondo; pronta a ricevere singoli mercanti o pellegrini o marinai o popoli stranieri, la città si lasciò permeare da fusioni culinarie, contaminazioni linguistiche, incroci culturali e artistici.
Venezia, insomma, fu un crocevia di popoli, e fece della diversità il suo sigillo.

In questo mese andremo a scoprire i legami profondi che la unirono alle principali comunità, come gli Ebrei, gli Armeni, i Tedeschi, i Francesi, gli Spagnoli, gli Inglesi e i Greci.
Sarà proposto anche un nuovo percorso dedicato a "Venezia e l'Oriente", come omaggio alla figura di Marco Polo e agli anniversari che quest'anno lo ricordano.

Ripartirà anche il bragozzo!

Con il tema del mese desideriamo sottolineare che, in tempi come i nostri di precarietà geopolitica, è sempre più necessario confrontarsi e guardare l'altro e gli altri per scoprire ciò che ci unisce più che ciò che ci divide.

Un mondo di saluti,
Silvia e Matteo

P.S. Nei fine settimana fino alla festa del Redentore 2024, il Comune di Venezia sperimenterà delle nuove norme per l'accesso alla città.
Per ogni informazione consultate il sito del Comune (https://cda.ve.it/it/) e seguitene le semplici istruzioni.

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2024.03.30 - Auguri di Pasqua 2024

Non sei più là dov'eri, ma sei ovunque io sia.
(Victor Hugo)


Pasqua è forse il più grande mistero.
Se sul Natale e altri episodi evangelici possiamo sperimentare una certa comprensione e, magari, identificarci con l'incredulità, la speranza, la provocazione, la fiducia, la stoltezza di chi circonda Gesù, davanti alla Pasqua ci troviamo spaesati.
Come è possibile la resurrezione, cioè la liberazione dalla morte, quella catena di paura esistenziale che tutti ci trattiene e opprime?
Eppure essere liberi dalla morte non è qualcosa che solo sarà: è possibile nel presente per vivere con maggiore consapevolezza, privi della paura, fiduciosi che il bene è più forte del male e che i legami profondi della vita non si distruggono, neanche con la morte.

Siamo impregnati di infinito, siamo intessuti di terra e di stelle, siamo carne impastata con l'amore, un amore che non ha e non può aver fine... ovunque noi siamo.

Un affettuoso augurio di buona Pasqua!
Silvia e Matteo

2024.03.26 - Newsletter di aprile 2024

Il libro è una cosa: lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, ma se lo apri e leggi diventa un mondo.
(Leonardo Sciascia)


È primavera e desideriamo celebrarla proponendo questo mese delle passeggiate che abbiano come tema i libri e il mondo che ne gira attorno.

Rievocheremo, pertanto, "Il Milione" nei percorsi dedicati a Marco Polo, ma anche l'invenzione dei portolani e due celebri fratelli veneziani, che furono tra i primi cartografi.
Scopriremo il ruolo centrale che giocò Venezia nello sviluppo della stampa e vedremo alcuni capolavori di editoria antica nella visita "Venezia e i libri" alla biblioteca di San Francesco della Vigna.
Ci metteremo sui passi del più grande tipografo ed editore, Aldo Manuzio, da cui abbiamo ereditato il piacere della lettura oltre a geniali invenzioni di uso ormai quotidiano.
Ricorderemo il "popolo del Libro" (gli Ebrei) e il "popolo dei libri" (gli Armeni), raccontando la loro peculiare inclinazione alla cultura, perseguita nel corso dei secoli.
Anche le Venezie libertine ci stupiranno per i collegamenti con la conoscenza e l'istruzione.

Speriamo così di seminare granelli di curiosità, stupore, meraviglia e allegria, perché la primavera germogli sempre nel cuore e nell'anima.

Un caro saluto,
Silvia e Matteo

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